Mahlaqa Mallah

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Mallah nel 2008

Mahlagha Mallah (in persiano مه‌لقا ملاح‎; Now Kandeh, 21 settembre 1917Teheran, 8 novembre 2021) è stata un'ambientalista iraniana, fondatrice del "Women's Society Against Environmental Pollution" ("Società delle donne contro l'inquinamento ambientale"). È stata definita la "madre dell'ambiente iraniano" ed è stata anche descritta come ecofemminista poiché la sua visione sulle questioni ambientali vedeva le donne in un ruolo centrale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mallah nacque il 21 settembre 1917, in un caravanserraglio vicino a Now Kandeh, mentre i suoi genitori erano in pellegrinaggio a Mashhad.[1] Sua madre, Khadijeh Afzal Vaziri, e sua nonna, Bibi Khanoom Astarabadi, erano entrambe attiviste per i diritti delle donne in Iran.[1] Suo padre, Aghabzorg Mallah, lavorava per il governo e viveva in diverse città.[1] All'età di 17 anni, Mallah sposò Hossein Abolhasani.[2]

Dopo aver studiato filosofia, scienze sociali e sociologia all'Università di Teheran, Mallah ottenne un Master in scienze sociali nel 1958.[2] Nel 1966 si trasferì a Parigi per studiare per un dottorato di ricerca all'Università della Sorbona ottenendolo nel 1968.[2] Durante la sua permanenza a Parigi, ha anche studiato biblioteconomia presso la Biblioteca nazionale di Francia.[2]

Dopo la laurea, Mallah è tornata in Iran lavorando come bibliotecaria presso la Biblioteca dell'Istituto di ricerca in psicologia dell'Università di Teheran. Fu solo dopo il suo ritiro dall'attività di bibliotecaria che Mallah e suo marito avviarono una campagna ambientale.

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

L'interesse di Mallah per l'attivismo ambientale è stato favorito poiché anche sua madre, Khadijeh Afzal Vaziri, era un'ambientalista.[2] Tuttavia il suo interesse crebbe già quando lavorava come bibliotecaria e, nel 1973, lesse un libro sull'inquinamento per capire come catalogarlo.[3]

Dopo che Mallah andò in pensione nel 1977, cominciò ad interessarsi alla ricerca sull'inquinamento a Teheran, e iniziò visitando le case e bussando alle porte delle persone per parlare con loro di problemi ambientali.[2][4] Ha fondato l'organizzazione "Women's Society Against Environmental Pollution", che è stata la prima organizzazione ambientale non governativa in Iran.[5][6] È stata fondata nel 1993 e registrata presso il Ministero dell'Interno nel 1995.[7] Nel 2012 era diventata il più grande gruppo ambientalista in Iran[7] con filiali in 14 città iraniane che hanno permesse a oltre 25.000 famiglie di vivere in un ambiente migliore.[2] Era anche considerato il gruppo ambientalista più popolare del paese.[8]

Nel 2009, la Società ha pubblicato un rapporto intitolato "Water Rights" e ha sottolineato l'urgente necessità di conservare gli habitat delle zone umide in Iran.[9] Ciò include il lavoro nella regione di Zayandeh Rud.[10]

Nel 2015 la storia della vita di Mallah è stata presentata in un documentario, All My Trees, diretto da Rakhshān Banietemad.[11]

Mallah è morta a Teheran l'8 novembre 2021, all'età di 104 anni.[12][13][14]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposata con Hossein Abolhassani, la coppia ha avuto 4 figli

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 Personalità dell'anno - "Patrimonio naturale e ambiente"[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FA) ۱۰۰ سالگی «مه لقا ملاح», su farsi.megavisionsites.com, 11 dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2020).
  2. ^ a b c d e f g (EN) Mahlagha Mallah – Women's rights, su en.womenrightful.com. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2021).
  3. ^ (EN) Alan Weisman, Countdown: Our Last, Best Hope for a Future on Earth?, Little, Brown, 24 settembre 2013, ISBN 978-0-316-23650-8.
  4. ^ (EN) Mahlagha Mallah: Iran's Environmental Pioneer, su IranWire | خانه. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Women's Worlds in Qajar Iran, su qajarwomen.org. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) #31: All My Trees – Docunight, su docunight.com. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
  7. ^ a b (EN) Simin Fadaee, Social Movements in Iran: Environmentalism and Civil Society, Taylor & Francis, 27 aprile 2012, pp. 96–97, ISBN 978-1-136-45914-6.
  8. ^ (EN) Simin Fadaee, 1, in Environmental Movements in Iran: Application of the New Social Movement Theory in the Non-European Context, Social Change, vol. 41, 25 marzo 2011, pp. 79–96.
  9. ^ (EN) Golnoush Hassanpour, Celebrating Water in an Arid Paradise, From Antiquity to Present, in Tirgan Publications, 19 maggio 2015. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Khousheh Azimpour Tabrizi, Environmental Capacity Building Program for the Residents of the Zayandeh Rud Basin, Mohajeri, Shahrooz e Springer International Publishing, 2020, ISBN 978-3-030-50684-1. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  11. ^ (EN) Rakhshan Banietemad, All My Trees, 22 febbraio 2015. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Mother of Iran's environment passes away in 104, in IRNA (Islamic Republic News Agency), 8 novembre 2021.
  13. ^ (EN) "Mother of Iran's environment" dies at 104, in Iran Front Page, 8 novembre 2021.
  14. ^ (EN) "Mother of Iran's environment" dies at 104, in Tehran Times, 8 novembre 2021.
  15. ^ (EN) Mahlagha Mallah: 96 year old Iranian environmental activist, in The other Iran, 3 April 2015. URL consultato l'11 dicembre 2020.

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